INVOLUZIONISMO COSMICO: Involuzionismo a stadi nell’adultità - Pedagogia della diseducazione - Punto e « co-variazione » della freccia del tempo - Redenzione ... e geostoria Vol. 1) (Italian Edition)

INVOLUZIONISMO COSMICO: Involuzionismo a stadi nell’adultità - Pedagogia della diseducazione - Punto e « co-variazione » della freccia del tempo - Redenzione ... e geostoria Vol. 1) (Italian Edition)

Durante una delle sue ultime conferenze - inaspettatamente come era sua
consuetudine - il ricercatore etnografico Gregory Bateson [1904-1980] faceva
eco all’ultima simbolica domanda che si era posto anche Kant, proponendola
agli astanti: “ What is man? ” .
Tutta questa ricerca si basa dunque su una domanda « maieutica » a Kant e
Bateson, attraverso un < feed question > : “ L’uomo (essere umano) è un bambino
sfortunato? ”
Kant si chiedeva in conseguenza che cosa dovesse fare l’uomo, mentre oggi,
ci dovremmo chiedere in che modo pensa un bambino.
Il senso della seguente ricerca pedagogica si è sviluppato da questi due
interrogativi.
Si è anche ispirata alla serie di stadi evolutivi infantili emersi nelle varie
ricerche pedagogiche del XX sec., e concentrata successivamente proprio su
analoghi stadi e un periodo « involutivo » caratterizzante la nostra adultità.
È necessario leggere quest’opera dall’inizio fino alla sua conclusione, e
successivamente da essa, attraverso la sua rilettura, ritornare al suo inizio,
perché essa è stata strutturata in senso circolare.
La prima lettura ci conduce all’idea d’evoluzione cosmica, e la seconda, in
pratica, a quella d’involuzione cosmica.
Tale opera si richiama in teoria all’invecchiamento fisiologico dell’umanità,
analogo a quello più vasto e generale del nostro universo.
Dopotutto, l’emarginazione, e in certi casi l’annullamento di alcune
peculiarità infantili, non ha favorito e non favorisce tuttora a un dignitoso
sviluppo dell’adultità del genere umano, anzi, lo ha reso sempre più triste o
degradato in molte delle sue manifestazioni più intime.
Rousseau e Leopardi le hanno inscritte in un simulacro tra umanità e
inumanità. Inevitabilmente si è raggiunto uno stadio di « sfortuna » esistenziale,
quando si è abbandonata l’innata umanità, la quale corrisponde al mondo
infantile. Umani si nasce, inumani o disumani si diventa, invece.
Non ritroviamo più in noi stessi il bambino che siamo stati.
Le riflessioni cronologiche, prima di Rudolf Steiner [1861-1925] e
successivamente di Jean Piaget [1896-1980], hanno contribuito congiunte allo
sviluppo di questa ricerca sulla comparazione tra un involuzionismo cosmico e
uno reciproco all’umanità.
Dalle teorie pedagogiche di Steiner e Piaget sono emersi degli interessanti
stimoli d’approfondimento della mia ricerca su i due periodi principali della
umanità, affinché si possa percepire un’evoluzione infantile fino alla fine
dell’adolescenza e una susseguente progressiva involuzione riferita a quella
degli adulti.

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